martedì 17 aprile 2018

Social network: attenzione a bloccare l’accesso al profilo di terzi


I social network sono ormai dilaganti nella nostra quotidianità. Qualcosa che è nato per gioco sta diventando una faccenda molto seria, soprattutto quando se ne fa un uso illecito.
I casi in aumento e il caso di specie
Sono sempre più frequenti i casi, riguardanti l’utilizzo improprio dei social network, che finiscono davanti ad un giudice. Ad esempio, di recente a Pavia, una donna è stata condannata a due mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena e 4mila euro di multa. Motivo?
 Aver impedito allʼex fidanzato promesso sposo, per vendetta, l’accesso al profilo di Facebook che lei gli aveva creato quando erano insieme.
Le motivazioni della sentenza
Il profilo personale su qualsiasi social network è, appunto, personale. Nessuno può accedervi, se non autorizzato, anche chi lo avesse creato su commissione del titolare.
In sostanza, la donna aveva modificato la password e ciò aveva reso impossibile l’accesso all’uomo, che, senza pensarci due volte, aveva sporto denuncia.
Il Tribunale di Pavia ha condannato la donna per “illecita interferenza nella vita privata” del suo ex fidanzato.

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