Il Governo italiano ha prorogato il termine per aderire alla
Voluntary Disclosure al 30 novembre
2015.
Tuttavia ad oggi ancora moltissime persone non sono a
conoscenza di tale fondamentale opportunità per preservare il proprio
patrimonio e prevenire l’irrogazione di sanzioni di rilevante entità.
E’ notizia di questi giorni che l’Olanda ha inviato alla
Svizzera la prima richiesta di gruppo
per conoscere i dati dei propri cittadini che detengono conti presso gli
istituti di credito elvetici.
Gli Stati Uniti hanno già richiesto alle banche svizzere la
lista di coloro che hanno chiuso i conti negli ultimi anni e non hanno
regolarizzato tali posizione.
Si prevede, quindi, che anche l’Agenzia delle Entrate
italiana a breve richieda tali informazioni alla Svizzera, al Liechtenstein ed
al Principato di Monaco.
Inoltre, nelle ultime settimane si stanno intensificando gli
accessi della stessa Guardia di Finanza di Torino nei confronti di contribuenti
il cui nominativo è risultato inserito nella c.d. Lista Falciani.
E’ pertanto fondamentale che coloro che detengono un conto
all’estero aderiscano alla Voluntary Disclosure, al fine di conseguire una
completa regolarizzazione dal punto fiscale ed una piena immunità sotto il
profilo penale.
Alla luce degli ultimi sviluppi, in particolare vista la
possibilità per gli accertatori di fruire del raddoppio dei termini in caso di
relazioni bancarie in Paesi Black List, è necessario che aderiscano alla
Voluntary Disclosure anche coloro che hanno già da tempo chiuso il proprio
conto estero.
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