Il Trust è
un istituto di matrice tradizione anglosassone in cui il disponente (c.d.
settlor) trasferisce alcuni beni o diritti a favore dell’amministratore del
Trust (il c.d. trustee) il quale li amministra con i diritti ed i poteri di un
vero e proprio proprietario nell’interesse del beneficiario e per uno scopo
predeterminato.
Chi può svolgere l’incarico di trustee?
Il compito
di amministratore del Trust può essere svolto da professionisti o da trustee
company, società che hanno quale oggetto sociale la gestione dei patrimoni.
Qual è l’effetto del conferimento di un bene
in un Trust?
L’effetto
principale dell’istituzione di un Trust è la segregazione patrimoniale per
la quale i beni conferiti in Trust costituiscono un patrimonio separato
rispetto al patrimonio del trustee con l’effetto che non possono essere escussi
dai creditori del trustee nè da quelli del disponente e del beneficiario.
Il Trust può essere utile per gestire i
rapporti successori?
Il Trust
risulta essere un metodo eccellente per garantire il passaggio generazionale delle
imprese con uno
strumento più flessibile rispetto a quelli messi a disposizione dalle leggi
ordinarie.
Gli avvocati
del nostro studio legale esperti in materia di Trust possono studiare soluzioni
per disciplinare anticipatamente casi di successione,
rapporti di convivenza e parentela, crisi matrimoniali ivi compresi i casi
di separazione e divorzi.
Per quali altre finalità si può ricorrere al
Trust?
Si può
inoltre ricorrere al Trust per mettere al riparo le proprietà immobiliari da eventuali creditori,
per garantire la gestione di determinati beni in favore di un soggetto
disabile, per creare un patrimonio separato e inattaccabile a garanzia di eventuali obbligazioni
commerciali.
Il Trust può essere costituito a
favore dello stesso disponente che privo di familiari necessita di soggetti che
possano prendersi cura di lui per affrontare la vecchiaia.
Inoltre può essere costituito per prevenire o dirimere situazioni di
disaccordo all'interno della famiglia, permettendo di proteggere tanto gli
interessi dei propri discendenti quanto l'integrità del proprio patrimonio, tutelare gli interessi delle famiglie di
fatto o di figli non riconosciuti e per risolvere situazioni di crisi coniugali affidando ad un soggetto
terzo la gestione dei beni comuni.
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